giovedì 9 marzo 2017

Acido lattico nelle attività fisiche

Tra i più grandi problemi che le persone fronteggiano quando praticano attività fisica è la presenza di dolori e fastidi muscolari causati dall'incremento dell'acido lattico nel sangue.
Spesso chi si iscrive nelle palestre, anche se ha le migliori motivazioni, dopo i primi allenamenti abbandona tutti i progetti perché non riesce a fronteggiare la sensazione di affaticamento e stanchezza muscolare e il dolore che compare spesso alla mattina e ci accompagna nei giorni seguenti,

La causa di questi problemi è dovuta all'acido lattico e ora vedremo più nel dettaglio di cosa si parla e come può avvenire la gestione di questi problemi.

Acido lattico cos'è


L'acido lattico viene prodotto dal corpo dopo un allenamento di tipo anaerobico;

Quando quest'acido è presente nel sangue, la conseguenza è la sensazione di dolore e affaticamento muscolare.

Le difese contro quest'acido sono dipendenti dal cuore e dal fegato, il meccanismo protettivo instaurato dal fegato è quello di convertirlo in glucosio, mentre il cuore cerca di metabolizzarlo per uno scopo energetico.

Quando ne il cuore e ne il fegato riescono a sopperire alla metabolizzazione perché lo sforzo fisico è troppo elevato e ha superato determinate soglie,  la presenza nei flussi ematici finisce con l'aumentare aumentando in maniera proporzionale la necessità di ossigenazione dei tessuti la quale provocherà, a sua volta e a lungo andare, un rallentamento altrettanto progressivo della contrazione muscolare che infine, giunto il muscolo al suo limite massimo di sopportazione, darà origine a un "crampo" che è il segno che ci viene inviato da corpo per suggerirci che stiamo esagerando e non riesce più a metabolizzare l'acido lattico che si sta accumulando,


Struttura di un allenamento anti acido lattico

Per evitare l'accumulo di acido lattico, l'unica valida soluzione, è quella di abituare gradualmente il corpo agli sforzi necessari durante gli esercizi, per questo il primo consiglio da mettere in pratica è quello di non strafare e aumentare gradatamente

Soprattutto se venite da un lungo periodo di sedentarietà, la cosa migliore da fare è organizzarsi in un programma di allenamenti graduale che vi faccia arrivare all'obiettivo che vi siete prefissi con le giuste tempistiche.

Il programma dev'essere strutturato settimanalmente e prevedere degli allenamenti quotidiani ma che non contengano sforzi troppo violenti e con una durata limitati, idealmente di circa 20 minuti che aumenteranno progressivamente man mano che la vostra forma fisica migliorerà.

Dopo circa 10 giorni dall'inizio dell'allenamento quotidiano potete provare ad aumentare di 5 minuti la durata dell'allenamento, fino ad arrivare ad una durata di 50 minuti circa.

A questo punto potete iniziare ad aumentare l'intensità dello sforzo, ma sempre lentamente ed in maniera progressiva, in questo modo abituerete il vostro organismo senza strappi o forzature di alcun tipo e limiterete al minimo l'accumulo di acido lattico e tutti i fastidi che ne derivano.