martedì 7 marzo 2017

Obesità e dolore ai piedi

Introduzione
L'obesità è una condizione caratterizzata da un accumulo eccessivo di grasso corporeo definito, dall'Organizzazione mondiale della sanità  (OMS) attraverso un indice biometrico, l'indice di massa corporea (BMI) che tiene conto del peso del soggetto rapportato con la sua altezza. Si considera obeso il soggetto con BMI maggiore a 30 kg/m2, mentre si definisce in sovrappeso il soggetto con BMI compreso tra 25 e 30 kg/m2.
E' una patologia tipica della "società de benessere" e, purtroppo, è in costante aumento nei Paesi Occidentali a causa di abitudini alimentari scorrette, quali il consumo di cibi altamente energetici, e nello stile di vita sedentario. L'obesità è la prima causa di morte prevenibile in tutto il mondo, a causa delle ripercussioni negative soprattutto sul sistema cardiovascolare (cardiopatia, aterosclerosi, ictus, dislipidemia).
E' facilmente intuibile come un peso corporeo eccessivo si ripercuota negativamente sull'apparato locomotore: le strutture osse e muscolo-tendinee dovranno compiere del lavoro aggiuntivo per lo svolgimento delle comuni attività della vita quotidiana.
Per quanto riguarda, in particolar modo, il dolore al piede, molteplici studi scientifici hanno messo in evidenza come l'eccesso di peso corporeo sia associato a un aumento dell'incidenza di dolore plantare e altri disturbi aspecifici del piede. Gli adulti obesi sono circa 3 volte più colpiti da tali disturbi rispetto ai soggetti normopeso.

Principali patologie riscontrate nei piedi riconducibili al problema dell'obesità
L'obesità e il sovrappeso possono influenzare le funzionalità del piede, portando alla diminuzione della forza muscolare e a patologie come i così detti piedi piatti oltre che a dolori a livello anteriore, medio e posteriore del piede, vediamo le principali patologie che vengono riscontrate.

dolore al tallone fascite plantare
Sono varie le possibili patologie legate al dolore sotto il piede causate dall'essere sovrappeso, la più comune è prende il nome di fascite plantare. La fascite plantare è un'infiammazione della fascia plantare, una robusta fascia fibrosa che collega la zona mediale del calcagno con la radice delle dita del piede. Nel 70% dei casi, le persone che riscontrano questa patologia presentano la caratteristica di essere obese o in sovrappeso. La motivazione va riscontrata nella maggior pressione che viene esercitata sui legamenti della fascia plantare, i rischi sono ancora maggiori in caso di improvviso aumento di peso, infatti le donne in gravidanza spesso sperimentano attacchi di fascite plantare.
Quando la fascite plantare si manifesta, il dolore è tipicamente acuto, è spesso maggiore la mattina, appena si scende dal letto, oppure fa la sua comparsa dopo momenti di inattività come stare seduti o sdraiati per un po' di tempo. Il sintomo principale è il dolore, principalmente localizzato nella parte interna del tallone ma che può estendersi alla parte centrale del piede e all'avampiede fino a interessare l'intera pianta del piede Chi soffre di dolore al tallone incontra difficoltà a rimanere attivo e compiere le attività di tutti i giorni.
generalmente un caso di fascite plantare si risolve con il tempo e con metodi terapeutici che prevedono l'applicazione di ghiaccio per 15 a 20 minuti, tre o quattro volte al giorno per ridurre il gonfiore, riposo, esercizi di stretching e riduzione dei peso per le persone in sovrappeso. Si possono utilizzare dei plantari speciali per le scarpe che contribuiscono ad alleviare il dolore distribuendo la pressione sulla pianta del piede e prevengono ulteriori danni alla fascia plantare.
Se rimedi più comuni non funzionano, allora è il caso di sentire uno specialista per avere una diagnosi accurata, valuterà la causa della fascite e guiderà il paziente verso una cura appropriata. E' importante non Ignorare o sottovalutare il dolore, se non curata questa patologia può portare a danni al piede e complicazioni.

piede gonfio
il problema dei piedi gonfi è spesso molto fastidioso, le cause possono essere molte e generalmente si dividono in due tipi.
Cause di tipo traumatico come incidenti o infortuni e condizioni di carattere patologico come ad esempio problemi vascolari o problemi metabolici.
I tessuti adiposi sono le in cui avviene il maggior accumulo di liquidi, solitamente essi contengono una piccola quantità di acqua, ma nel caso di soggetti affetti da problemi di ritenzione idrica tale quantità può aumentare in modo considerevole.
La patologia dei piedi gonfi può provocare disturbi come difficoltà di indossare le scarpe, fastidio e anche difficoltà motorie e può interessare sia un singolo piede che entrambi contemporaneamente.
Se entrambi i piedi sono gonfi nello stesso modo, spesso il problema scatenante è di carattere generale
Tra le cause originanti il gonfiore troviamo l'obesità perché spesso porta a problemi circolatori che aumentano il rischio di accumulo di liquidi alle estremità, rischio che spesso è anche aggravato dal fatto che chi è in sovrappeso spesso non svolge regolarmente attività fisica.
Altra causa scatenante è anche tenere un regime alimentare eccessivamente ricco di sale, il sodio in eccesso nel corpo può infatti portare all'aumento della ritenzione idrica.
Per capire la reale cause del gonfiore ai piedi è sempre opportuno consultare il proprio medico in modo da poter inquadrare con precisione il problema.
Alcune utili forme di prevenzione e risoluzione del problema prevedono l'utilizzo di calzature comode, la regolare attività fisica ma , soprattutto, adottare uno stile di vita adeguato.
Ci sono delle strategie che è possibile attuare, indossare calzature comode , cercare di muoversi di più, e soprattutto adottare un buon stile di vita  sono degli accorgimenti che aiuteranno a risolvere o minimizzare il problema dei piedi gonfi.

piede piatto
la presenza di un arco plantare della giusta altezza garantisce una distribuzione del peso del corpo, sul piede, corretta, e una migliore efficacia nella camminata.
Il piede piatto è una conformazione del piede caratterizzata dall'appiattimento della volta plantare che è la parte della superficie plantare del piede che, normalmente non tocca il terreno quando si è in posizione eretta
Di conseguenza, chi soffre di questa alterazione anatomica possiede piedi la cui parte centrale interna appoggia del tutto, o quasi, al suolo.
La patologia dei piedi piatti può alterare l'allineamento delle gambe e di conseguenza contribuire allo sviluppo di problemi a caviglie e ginocchia.
Nei bambini, la presenza del piede piatto è normale e solitamente regredisce con il tempo, in alcuni casi però può permanere anche in età adulta.
In altri casi, alcuni fattori possono portare allo sviluppo del piede piatto anche in età adulta e uno di questi fattori che possono influire è l'obesità

Spesso questa conformazione del piede non da alcun sintomo ma in altri casi può esserci dolore, in particolare nella zona del tallone o della volta plantare e gonfiore nella parte interna della caviglia.

Se non si può fare niente riguardo alcuni fattori di rischio come l'invecchiamento, al contrario, evitare condizioni come il sovrappeso e l'obesità possono aiutare a prevenire lo sviluppo del piede piatto in età adulta.
Conviene consultare un medico in particolar modo quando:
I piedi o una qualsiasi altra parte dell'arto inferiore sono dolenti
Le calzature indossate si consumano molto velocemente sul margine interno del piede
I piedi mancano completamente dell'arco plantare e l'intera pianta appoggia per terra;
I piedi sono deboli, rigidi o insensibili.

Per quanto riguarda la diagnosi del piede piatto, sono spesso sufficienti l'esame obiettivo e l'anamnesi. Il medico osserverà la struttura dei piedi e farà effettuare alcuni movimenti per esaminarne la meccanica e successivamente, soprattutto in presenza di dolore, potrebbe richiedere lo svolgimento di alcuni esami di imaging che possono comprendere radiografie, TAC, ecografie o risonanza magnetica.

Il trattamento dipende dalla severità della sintomatologia: per i casi meno gravi, può bastare una terapia conservativa che prevede l'utilizzo di scarpe ortopediche o plantari, esercizi di stretching, esercizio di fisioterapia e un programma dietetico per la riduzione del peso corporeo.
Nei casi più gravi, potrebbe essere necessario un intervento chirurgico.
L'obesità o comunque l'essere sovrappeso possono causare fratture da stress in persone che stanno molto tempo in piedi, in questo caso, le piccole crepe che si formano nelle ossa portano dolore nella zona del tallone.