domenica 5 marzo 2017

Tendopatia calcifica della spalla

La tendopatia della spalla


La tendopatia calcifica della spalla è una malattia le cui caratteristiche sono l'esistenza di depositi calcifici all'interno del tessuto tendineo.

Questa patologia si verifica principalmente per 2 cause:

Tramite un processo che si chiama metaplasia le cellule tendinee si trasformano in cellule produttrici di calcio.
La seconda è che il tessuto tendineo a causa principalmente dell'invecchiamento e dell'usura degenera e con il tempo calcifica.

Mentre nel primo caso il deposito si va a trovare all'interno del tendine mentre nel secondo va a trovarsi nell'intersezione del tendine sull'omero.


Frequenza tendinopatia spalla


Statisticamente si trovano presenti nel 20% dei casi di pazienti con rottura della cuffia dei rotatori mentre nel 33% dei casi in cui il paziente ha un acronimion di forma uncinata.

L'età è importante, infatti è molto più frequente nei giovani adulti principalmente di sesso femminile che eseguono attività fisiche manuali e domestiche. Le donne vengono più colpite statisticamente rispetto agli uomini soprattutto nel lato destro del corpo che è il più utilizzato.

Sintomatologia tendinite spalla
Ci sono tre stadi su cui si evolve la patologia: uno acuto, uno sub-acuto e uno cronico.

Generalmente sono gli spasmi muscolari o eventualmente una rigidità alla spalla che causano il dolore acuto della tendinite alla spalla; questo dolore potrebbe essere maggiore durante la notte e diventa più acuto sollevando il braccio. Si può riscontrare una mobilità minore.

Cicli


Esistono vari cicli per la tendinopatia calcifica della spalla e ad ognuno viene abbinato un quadro clinico differente. La durata di ogni fase però non è molto chiara.

Diagnosi


La diagnosi avviane tramite radiografie che servono per localizzare esattamente la posizione della calcificazione e anche successivamente valutare in quale delle fasi si trova. Anche l'ecografia può essere utilizzata.

Trattamenti tendinopatia spalla


Il trattamento è generalmente di tipo conservativo riservando la chirurgia solamente ai casi particolarmente ostici.
Il trattamento consiste soprattutto nel riposo per un periodo sufficiente e all'applicazione di terapie mediche fisioterapiche. Tramite la kinesiterapia viene potenziata la muscolatura attraverso l'utilizzo di elastici.





Rottura della cuffia dei rotori


La caratterizzazione è data da una perdita della continuità dei tendini della cuffia dei rotori:

Si ha una distinzione tra rotture di tipo complete o parziali; Le prime sono classificate in piccole, medie e massive se hanno un diametro di oltre 5 cm. nel caso di rotture parziali si hanno in considerazione della sede della rottura in inferiori, superiori ed intraparenchimali




Nelle lesioni parziali il trattamento iniziale è conservativo, anche in questo caso è basato sul riposo per almeno tre mesi, sulla fisioterapia e soprattutto sulla kinesiterapia,

Nelle lesioni complete il trattamento è esclusivamente di tipo chirurgico, eseguito sia per via artrotomica che per via artroscopica. Quest’ultimo tipo di intervento se correttamente eseguito dà garanzie totali, rispetto dell’anatomia e tempi di recupero più brevi.



Patologia del labbro glenoideo superiore.


Questa è una patologia che interessa sempre la spalla e che coinvolge in vari tipi di gradi le strutture del complesso capsulare gleno-omerale.

Questa lesione va a interessare la parte superiore del labbro glenoideo.

La lesione generalmente deriva da un sovraccarico funzionale causato da ripetizioni eccessive con carichi troppo elevati,